Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Tricase, fra la serra e un mare da favola

Tricase, fra la serra e un mare da favola

Tricase è situata sulla Serra del Cianci, su un’altipiano che si abbassa dolcemente verso il mare, gode di una posizione favorevolissima, nella storia come nella geografia del Salento. Il suo territorio, estremo lembo a sud est della penisola salentina, è stato colonizzato fin dalla preistoria,

come dimostrano i tanti manufatti ritrovati, ma la sua storia moderna comincia intorno al X secolo, con l’unione di tre casali, comunione che diede origine anche all’etimologia del suo nome. Da lì in poi, complice un territorio fertile e verdeggiante, prosperò per tutto il medioevo, salvo i periodi delle scorrerie e dei saccheggi di turchi e predoni vari. Un borgo antico ricco di tesori d’arte, diversi borghi confinanti, che ne fanno la sua corona, a ridosso di un mare a dir poco stupendo. Facciamo un viaggio fra tutto ciò che di bello si può ammirare a Tricase.

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Chiesa matrice della Natività della Beata Vergine Maria

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Tricase, chiesa matrice, interni.

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Particolare del fonte battesimale della precedente chiesa cinquecentesca.

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Tricase, chiesa matrice, interni.

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La grande piazza è il cuore del centro storico, vi si affaccia Palazzo Gallone, che contiene il nucleo più antico di un precedente castello, e la sontuosa chiesa di San Domenico.

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Tricase, chiesa di San Domenico

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Tricase, chiesa di San Domenico, interni.

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Particolare del soffitto ligneo

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Chiesa di San Domenico, altare.

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Chiesa di San Domenico, altare.

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Chiesa di San Domenico, altare.

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Chiesa di San Domenico, altare.

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Chiesa di San Domenico, altare maggiore

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Chiesa di San Domenico, coro ligneo

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, altare.

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Chiesa di San Domenico, altari

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Chiesa di San Domenico, altare

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Chiesa di San Domenico, altare

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Chiesa di San Domenico, altare

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Chiesa di San Domenico, altare

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, altare

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Particolare della statua di San Cristoforo

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Chiesa di San Domenico, altare

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, particolare

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Chiesa di San Domenico, altare

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Chiesa di San Domenico, organo

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La chiesa di San Domenico vista dalla piazza

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Palazzo Gallone, particolare

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Palazzo Gallone, scorcio col torrione, il nucleo più antico

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Scorcio con la chiesa matrice e Palazzo Gallone

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Le campagne di Tricase custodiscono i resti della storica Abbazia del Mito, nota anche come “de Amito”, un importante complesso fondato da una comunità monastica italo-greca fra il VIII ed il IX secolo. Un’abbazia che fu difesa strenuamente dai tricasini, che, durante il 1500, per via dei ripetuti e disastrosi attacchi turchi, richiesero l’aiuto dell’imperatore Carlo V. Col tempo divenne una grande masseria, del tutto autosufficente, per poi decadere nei secoli successivi, ad opera delle scorrerie dei pirati e delle divisioni feudali.

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Abbazia del Mito, ruderi.

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La storia moderna di Tricase vide la fondazione nel 1902 dell’Acait, una delle prime imprese cooperative del sud Italia. Diede lavoro a tantissime famiglie di contadini, per via della lavorazione del tabacco. Purtroppo questa coltivazione decadde, mandando in crisi una realtà che vide nel 1935 una vera e propria battaglia, da parte delle tabacchine, con morti e feriti, che protestavano per la situazione che prospettava la fine del loro lavoro.

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Fra i diversi rioni, o frazioni, di Tricase, c’è la suggestiva Caprarica del Capo, cresciuta attorno al suo poderoso castello, rimasto quasi integro rispetto al suo aspetto originario.

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Castello di Caprarica del Capo

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Caprarica del Capo, frazione di Tricase

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Chiesa e colonna di Sant’Andrea Apostolo

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Statua di Sant’Andrea Apostolo

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Qui siamo a Tutino, altra frazione di Tricase, davanti al Castello dei Trani, risalente al 1400, che, nonostante i rimaneggiamenti appare ancora oggi poderoso e con diverse delle sue torri originarie.

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Tutino, castello.

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Qui siamo appena fuori Tricase, sulla via che porta al mare. Questa è la chiesa della Madonna di Costantinopoli, più nota come chiesa dei diavoli, per via della leggenda che la vuole costruita dal demonio in una sola notte, per via di una scommessa. Risale al 1500 ed è un’altra delle chiese storiche della città.

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Chiesa Madonna di Costantinopoli (o dei diavoli)

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Chiesa Madonna di Costantinopoli, interni.

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Chiesa Madonna di Costantinopoli, interni.

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Chiesa Madonna di Costantinopoli, interni.

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Chiesa Madonna di Costantinopoli, interni.

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La secentesca chiesa di San Michele Arcangelo

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Tricase, chiesa di S.Michele Arcangelo, interni.

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Particolare del soffitto a volta

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Tricase, chiesa di S.Michele Arcangelo, interni.

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Come detto, il territorio di Tricase fu popolato anche a seguito dell’arrivo delle comunità monastiche. Ne è un’importante testimonianze la cripta della Madonna del Gonfalone. Scavata fra il IX e Xi secolo, divenne un fondamentale luogo di culto, divenuto col passare dei secoli una fattoria dipendente dall’Abbazia del Mito.

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Cripta Madonna del Gonfalone, esterno.

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Cripta Madonna del Gonfalone, affreschi.

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Cripta Madonna del Gonfalone, affreschi.

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Cripta Madonna del Gonfalone, affreschi.

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Particolare dell’affresco più antico, inglobato in un’altare barocco.

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Ora siamo a Lucugnano, importante frazione di Tricase, anch’esso casale medievale abitato già dall’anno mille. Il suo nome tuttavia forse tradisce origini molto più antiche, come dimostrerebbe il nome latino Lucullus, da cui deriverebbe il nome del paese.

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Il castello cinquecentesco dei Capece

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Chiesa Maria SS. Assunta in Cielo

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Chiesa Santa Maria delle Grazie

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Chiesa Santa Maria delle Grazie, interno

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Particolare delle secentesca statua della Madonna, di Placido Buffelli

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Cappella di Santa Croce, interno

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Particolare di una cappella con la scritta “Non gode asilo”, che non proteggeva i fuorilegge durante l’epoca del brigantaggio.

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Ora siamo davanti al busto e al Palazzo Comi, ora proprietà della Provincia di Lecce, in passato dimora del grande poeta salentino Girolamo Comi. Di nobili origini, il poeta fu promotore di un importante movimento culturale, che fece il Capo di Leuca un fucina di scrittori di valore. Per via di un fallito tentativo di imprenditoria solidale fu travolto da un tracollo economico, che non ne offuscò il ricordo, da parte dei suoi concittadini e di tutti coloro che conobbero le sue poesie.

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Palazzo Comi, interni.

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Palazzo Comi, interni.

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Palazzo Comi, interni.

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Palazzo Comi, interni.

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Qui siamo in località Marina Serra, dove domina il panorama il Santuario della Madonna Assunta. La sua costruzione ha previsto anche elementi di difesa che, durante il 1500, dovevano difenderlo dagli assalti dei pirati. Il luogo è suggestivo e meta di visite e pellegrinaggi.

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Santuario Madonna Assunta, interni.

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Menhir di Tutino

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Il quattrocentesco castello di Depressa, dei nobili Winspeare.

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Castello di Depressa, particolari.

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Castello di Depressa, cortile interno.

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Depressa, Chiesa di S.Antonio da Padova

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Torniamo ora nel centro di Tricase, all’interno di Palazzo Gallone, perché qui le prigioni del castello hanno conservato i graffiti dei prigionieri che, a partire dal 1400, hanno lasciato il loro ricordo, con un’originale sequenza di curiosi graffiti.

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Palazzo Gallone, graffiti delle prigioni.

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Palazzo Gallone, graffiti delle prigioni.

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Palazzo Gallone, graffiti delle prigioni.

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Il territorio di Tricase contiene parte dell’importante Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, istituito nel 2006 e contenente bellezze naturali di ogni tipo.

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La secolare quercia vallonea nota come “Quercia dei Cento Cavalieri”

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Tricase Porto

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Il Parco sopra citato conserva a Tricase Porto un grazioso Museo che contiene  tante curiosità relative al mondo del mare e all’attività dei gestori dell’area protetta.

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La costa del Parco è un invito a nozze per tutti gli amanti della natura. Quasi tutta composta da scogliera alta, nasconde meravigliose grotte, calette e insenature, per chiunque si voglia godere una gita in barca in pieno relax.

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Tratto di costa con la cinquecentesca Torre Palane

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Torre del Sasso (o del Mito), a strapiombo su un panorama da favola

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E questo era solo un assaggio. Benvenuti a Tricase!

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