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Il frantoio dove “Dio ti guarda”

Il mio personale censimento dei frantoi salentini è giunto con questa visita al numero 134 (vedi) e stavolta la discesa nel suo sottosuolo mi ha portato davanti al nome di Dio inciso sulle sue pareti, dal “capitano” di questa nave sotterranea, come era immaginata dai frantoiani-marinai che vi lavoravano. Un pensiero che non ho mai riscontrato altrove, ma che certo doveva essere ricorrente fra le persone che qui svolgevano un lavoro durissimo per 6 mesi l’anno.

Il frantoio si tr...

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Surbo, nelle campagne della Storia minima

Complice una giornata libera e di sole, e la compagnia dell’amico Adelmo Carlà della proloco di Surbo, oggi ho potuto visitare un sito molto caro agli abitanti di questo comune, quelli più anziani, che lo ricordano associandolo alla Madonna delle Pietate. Un sito che stranamente non cita neanche Cosimo De Giorgi nei suoi “Bozzetti di Viaggio”.

Si tratta del più...

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Otranto rupestre: le grotte di San Giovanni

Il panorama della Otranto rupestre non si esaurisce solo nella valle dell’Idro, o in quella della Memorie, che abbiamo già visto più volte: la stessa città è interessata da questo fenomeno del vivere in grotta. In un altro reportage visitammo la cripta del Padreterno, ora è la volta delle grotte di San Giovanni.

In or...

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La Lecce rurale nascosta e abbandonata

Le campagne intorno a Lecce, nonostante in gran parte abbandonate, mostrano un mondo rurale ancora oggi affascinante, che un tempo nutrì letteralmente la città coi prodotti della sua terra. Questo è l’ennesimo viaggio alla sua riscoperta. Partendo dall’antica chiesa del Crocifisso, sorta sul sito di un casale romano e che custodisce un affresco di S.Oronzo, iniziamo…

…una passeggiata ...

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La Storia nascosta alle porte di Lecce

La grande estensione delle campagne attorno a Lecce cela una storia nascosta che, seppur minima, fa parte del passato di questa antica città, nota nel mondo per il suo barocco, ma che deve i capolavori di quel periodo al benessere che alimentava la comunità, proveniente dalla prosperosa economia agricola che le ruotava come un satellite.

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