A Filitosa, in Corsica, sembra di rivivere i miti più indelebili delle civiltà del Mediterraneo, in un sito archeologico che è fra i più interessanti dell’isola, costituito da colossali opere di pietra erette da genti che popolarono questa zona tra la fine del Neolitico e l’inizio dell’Età del Bronzo.
Nel sito, anche alcuni menhir antropomorfi, datati al IV-II millennio a.C.
Il sito di Filitosa è situato nel sud ovest dell’isola, nella valle del Taravo.
Il sito fu scoperto nel 1946 ma gli scavi cominciarono nel 1954. Il ritrovamento di alcune punte di freccia e di oggetti in ceramica testimoniano che il sito era già abitato nel 3300 a.C. I menhir sono alti tre metri. Essi furono scolpiti con volti dalle sembianze umane, armature e armi. In totale si contano circa 20 statue nel sito di Filitosa , circa la metà di tutte le statue stele rinvenute in Corsica.
A ben guardare, questi monoliti hanno una forma fallica assai pronunciata…
…ma straordinaria è l’espressione dei volti che sono scolpiti.
Qui sopra si coglie bene l’immagine della spada. Non so se è solo una mia impressione, ma mi ricordano molto le stele daunie di Manfredonia…
…mentre l’espressione delle facce invece quella dell’idoletto di Arnesano…
…ma ovviamente sono solo pensieri di un non-addetto ai lavori!
Resta il fascino di un luogo straordinario…
…culla di una delle tante, suggestive, civiltà del grande padre Mediterraneo.
fotografie di Daniel Vergracht
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