Se dovessi accompagnare un turista che arriva da un altro pianeta, per fargli conoscere le origini della civiltà in questo mondo, lo accompagnerei nel Mediterraneo ed una delle prime tappe sarebbe l’isola di Creta, e il leggendario palazzo di Cnosso.
Fu un importante centro della civiltà minoica, attorno al quale nacquero alcuni dei più emblematici miti della cultura Greca, come quello del re Minosse e il labirinto costruito da Dedalo. Ma anche quello di Teseo e il Minotauro, la cui leggenda racconta che Minosse abbia fatto costruire un labirinto per chiuderci dentro il Minotauro, un essere mostruoso nato dall’unione di sua moglie con un toro. Questa creatura aveva la testa di toro e il corpo di uomo. Ogni anno bisognava dare 7 fanciulli e 7 fanciulle in pasto al Minotauro nel labirinto.
Il palazzo di Cnosso costituiva il centro politico, religioso ed economico dell’impero marittimo minoico e possedeva inoltre un carattere sacro. Il palazzo ricopriva una superficie di 22.000 m2, era costruito su più piani, con una pianta molto complessa e intricata. Pare potesse ospitare fino a 12.000 persone e conteneva 1.300 stanze, sale per il culto e per i ricevimenti, gli alloggi del re, della regina e dei funzionari dell’amministrazione.
Questo ambiente è riconosciuto come la sala del trono di Minosse.
Qui sopra, il trono anatomico del re Minosse, in pietra.
Copia di legno dell’originale trono di Minosse in pietra.
Particolare di un corridoio, con la celebre scena del toro e i ginnasti. A Cnosso vi era una fiorita cultura degli affreschi. I cretesi dipingevano sulle pareti del palazzo con la classica visione di profilo, tipica dell’arte egizia. Il motivo di questa particolare tecnica rappresentativa è la causa dei continui scambi commerciali e culturali tra la civiltà cretese e quella egizia. I muri erano ricoperti da intonaci affrescati con soggetti marini, combattimenti con tori e motivi geometrici. Per la prima volta le immagini non erano usate per rappresentare concetti e simboli come nell’arte egizia, ma per abbellire i luoghi di vita. Il rapporto dei cretesi con la natura, specie quella marina, è testimoniato dalla pittura e dall’arte scultorea. La religione cretese infatti attribuiva caratteri divini ad alcuni animali, come il toro e il serpente, che costituivano perciò il soggetto privilegiato delle pitture.
Come non “vedere” il toro, nell’immagine qui sopra
Particolare del palazzo sono i famosi bagni degli appartamenti della regina che, secondo studi approfonditi, sarebbero i più avanzati di tutta l’antichità, con canalizzazioni sotterranee, fogne, canali di scarico, acqua calda sempre disponibile. Infine si pensa che il palazzo di Cnosso sia stato ubicato proprio in quella posizione perché nei pressi del monte Ida, il luogo dove era vissuto il padre degli dèi, Zeus.
Qui sopra, il primo teatro europeo: non a forma semicircolare ma quadrata, al centro sulla pedana il palco reale.
Zone di stoccaggio delle merci.
Grazie di cuore alla cara amica Pasquina Cuzzupè, guida turistica di eccezionale spessore (da lei viene qualche notizia che ho incluso, assieme a quelle della pagina wikipedia), per le sue fotografie che ho potuto qui condividere con tutti voi: questo sito è un patrimonio dell’Umanità.
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Ciao! Complimenti per l’articolo, mi ha dato ottimi spunti per uno dei miei prossimi
Anche io ho scritto un articolo sul Palazzo di Cnosso sul mio blog, passa a trovarmi se ti va
https://www.iononcicasco.it/2022/03/23/nel-labirinto-del-minotauro-un-tuffo-nella-storia-il-palazzo-di-cnosso/