Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Pisignano e i suoi tesori nascosti

Pisignano e i suoi tesori nascosti

I piccoli borghi del Salento conservano ancora la capacità di sorprendere il visitatore che ci capita per la prima volta, proponendo a raffica una lunga serie di suggestioni di vario tipo. E’ il caso di Pisignano, ridente frazione di Vernole, adagiata su un territorio fertile, abitato fin dalla preistoria, come vedremo in seguito.

Il casale di Pisignano comincia ad essere nominato nelle fonti storiche a partire dei Normanni, intorno al 1115, ma è con la fine del Medioevo e l’arrivo della nobile famiglia dei Severino che il borgo si arricchisce di notevoli elementi architettonici, tutti orbitanti attorno al palazzo baronale Severino Romano.

pisignano, palazzo severino

Diamo uno sguardo allora a questa sontuosa dimora signorile, dotata di ogni comfort e ricamo barocco. La facciata è impreziosita da una monumentale balconata…

pisignano

…sorretta da mensoloni decorati ad arte, con faccioni apotropaici.

pisignano

Il portale presenta ai suoi lati due animali mitologici, in forma di donna-sirena.

pisignano

La pietra leccese consumata dai secoli non fa che arrecare loro ancora più fascino.

pietra leccese

Entriamo nel palazzo, che oggi è adibito ad uso culturale. Ospita infatti diversi eventi che animano la cittadina. Il giardino è veramente sontuoso, malgrado l’abbandono.

pisignano

pisignano

L’edicola in fondo al pergolato…

Q

…e il pozzo ad uso di lavandaie e servizi vari.

IMG_2916

Lo stemma nobiliare fa bella mostra di se…

IMG_2914

…di fronte al pozzo monumentale.

IMG_2913

Nell’atrio del palazzo, sulla sinistra, ci accoglie questo pregevole portale, da cui si accede al piano nobile. Ed è sulla scalinata che porta al piano superiore che riscontriamo una caratteristica di questo palazzo…

IMG_2887

Due rampe di scale interamente graffite. Da numerosissimi disegni, con date di diversi secoli a partire dal 1600, che illustrano le scene ed i personaggi più strani. Anche altri palazzi nobiliari del Salento nascondono graffiti, come a Muro Leccese o Tricase, ma li ritroviamo sempre nelle prigioni, lasciati sicuramente da detenuti. In questo palazzo i segni sembrano essere lasciati dai suoi stessi abitanti, e proprio sul piano nobile.

IMG_2888

Ci sono diverse navi, di diversa fattura, ma qui sopra pare anche una specie di folletto…

IMG_2890

…altri personaggi, ancora più difficilmente decifrabili…

IMG_2894

IMG_2898

Sopra, persino una figura realizzata “punteggiando”…

IMG_2901

…e quest’altra, invece, che pare raffigurare una sorta di automobile, munita di ruote…

IMG_2904

Inoltre, tutta la grandissima parete è tappezzata di iscrizioni, ben circostanziate, persino firmate.

IMG_3527

La chiesa matrice, dedicata a Santa Maria Materdomini, risale addirittura al 1100. Nel corso dei secoli ha subito qualche rimaneggiamento, ma conserva ancora diversi motivi d’interesse.

IMG_1568

Questo bellissimo altare ospita la statua della Madonna che viene portata in processione, ed anche un affresco cinquecentesco, molto ben fatto.

IMG_2568

IMG_2922

L’esterno della chiesa nasconde alcuni graffiti. Sopra vediamo una figura che richiama quella già vista all’interno del palazzo baronale, il folletto…

IMG_2925

…e qui sopra vediamo due figure, uomo e donna, che paiono danzare. L’uomo pare anche brandire una spada…

pisignano, menhir materdomini

Un’ariosa piazzetta ospita due cappelle ed il Menhir Materdomini, il più alto della zona, testimonianza dell’antica frequentazione di questo territorio.

CAPPELLA SANTA SEVERINA

Qui sopra siamo all’interno della seicentesca cappella di Santa Severina.

IMG_1757

La barocchissima cappella della Materdomini, costruita nel 1700. Conserva ancora il pavimento maiolicato.

IMG_1759

Una visita in questo borgo immerso nella quiete non può che allietare lo spirito e la curiosità di qualunque viaggiatore!

IMG_1760

© Questo sito web non ha scopo di lucro, non userà mai banner pubblicitari, si basa solo sul mio impegno personale e su alcuni reportage che mi donano gli amici, tutti i costi vivi sono a mio carico (spostamenti fra le città del territorio salentino e italiano, spese di gestione del sito e del dominio). Se lo avete apprezzato e ritenete di potermi dare una mano a produrre sempre nuovi reportage, mi farà piacere se acquisterete i miei romanzi (trovate i titoli a questa pagina). Tutto ciò che compare sul sito, soprattutto le immagini, non può essere usato in altri contesti che non abbiano altro scopo se non quello gratuito di diffusione di storia, arte e cultura. Come dice la Legge Franceschini, le immagini dei Beni Culturali possono essere divulgate, purché il contenitore non abbia fini commerciali. I diritti dei beni ecclesiastici sono delle varie parrocchie, e le foto presenti in questo sito sono sempre state scattate dopo permesso verbale, e in generale sono tutte marchiate col logo di questo sito unicamente per impedire che esse finiscano scaricate (come da me spesso scoperto) e utilizzate su altri siti o riviste a carattere commerciale. Per quanto riguarda le foto scattate in campagne e masserie abbandonate, se qualche proprietario ne riscontra qualcuna che ritiene di voler cancellare da questo blog (laddove non c’erano cartelli o muri che distinguessero terreno pubblico da quello privato, non ce ne siamo accorti) è pregato (come chiunque altro voglia segnalare rettifiche) di contattarci alla mail info@salentoacolory.it

Pisignano e i suoi tesori nascosti

Leave a reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.