Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Il Santuario di Sant’Oronzo a Ostuni

Il Santuario di Sant’Oronzo a Ostuni

In un luogo d’incanto, sorge un luogo di culto che celebra forse il santo per eccellenza della tradizione di Terra d’Otranto, Sant’Oronzo. Siamo sulle oniriche colline di Ostuni, e il paesaggio riconcilia il viaggiatore con se stesso e l’ambiente naturale circostante.

Il culto è antichissimo, ma scarsamente documentato nell’antichità. A causa delle alterne e drammatiche vicende storiche dell’intero territorio pugliese, segnato dalle numerose invasioni barbariche e conseguenti distruzioni, la memoria e il culto per il primo vescovo leccese si andò sempre più affievolendo, senza comunque spegnersi del tutto, visto che di esso rimase traccia in alcuni documenti (come ad esempio il “diploma di Tancredi” del 1181), nella fiera di Sant’Oronzo, che si svolgeva a Lecce, da tempo immemorabile, nei pressi della Porta San Giusto, nell’ultima domenica di agosto, in ricordo del Martirio di Sant’Oronzo avvenuto poco fuori la città, nel luogo dove pure sorse un santuario (vedi).

Il Santuario fu innalzato nella seconda metà del XVII secolo, dagli abitanti di Ostuni come segno di ringraziamento, per aver salvato la città dalla peste.

La semplicità della facciata del tempio ben riassume le caratteristiche di essenzialità che caratterizzano l’intero complesso architettonico.

L’interno è ad aula unica, voltata a botte, e sarebbe la grotta che accolse il santo durante il suo peregrinare.

Qui si trova un affresco, ormai poco leggibile, raffigurante Sant’Oronzo insieme alla Madonna e a san Giovanni Battista, inglobato poi nel Settecento all’interno di un altare di marmo.

Nel Settecento fu costruita questa monumentale scalinata, percorsa in ginocchio dai devoti, che portava all’edicola votiva, dalla quale sgorga un’acqua ritenuta miracolosa.

La statua del Santo è opera di Orazio Greco (1836), celebre autore della guglia di Ostuni

Accanto alla chiesa sorge l’ex edificio del Seminario, sormontato da un grande campanile a vela.

Chiunque visiti queste colline non può che restare coinvolto dalla bellezza del paesaggio e l’aura sacra che si respira. E non mancherà di visitare altri luoghi che si trovano qui vicino…

…come la “Grotta dei Millenari”… (vedi qui reportage)

..o la grotta di Agnano, sede della sepoltura della più famosa mamma della preistoria (vedi qui reportage)

…oppure un altro santuario celebre di questo territorio, quello di San Biagio (vedi qui reportage). In ogni caso, ovunque sceglierete di andare, vi troverete in un luogo da sconsigliare ai malati d’infinito!

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