Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Castrignano, fra i monoliti del borgo contadino

Castrignano, fra i monoliti del borgo contadino

Grandi monoliti si ergono alla periferia di Castrignano del Capo, in località Giuliano, eretti a costruire un borgo contadino che oggi è purtroppo in gran parte disabitato. Passando di qui, non ho potuto fare a meno di fermarmi, ad osservare queste grandi pietre che quasi certamente vengono dall’antica città di messapica Vereto, e che poi furono i pilastri su cui vissero le genti del posto fino a tempi recenti.

 Tutti i borghi del Capo di Leuca hanno avuto apporti, da quelle pietre. La “città madre dei Messapi” è ancora viva, e non più sulla collina cui sorse ma, quasi come a dar credito ad un modo di dire degli abitanti della zona (“Li paisi te lu capu se movenu”, i paesi del Capo si muovono), in ogni angolo del tacco d’Italia.

Castrignano, fra i monoliti del borgo contadino

Questa è l’entrata di questo borgo contadino, che fece da set per un bellissimo cortometraggio di Franco Pisani nel 2006…

…e i grandi lastroni monolitici spiccano subito al primo sguardo.

Attorno alla stradina principale si snodano le corti e le casette dei contadini…

…alcune delle quali purtroppo in rovina…

…ma la maggior parte ancora solide, e ben tenute.

Sbirciare dentro è come un tuffo nel passato…

…osservando le corti dove un tempo si rincorrevano i bambini del villaggio…

Sorprendente la perizia con cui quella gente riutilizzava la pietra, la lavorava, la rimodellava…

…assieme al legno, con cui si costruivano le travi e i tetti…

…ricoperti poi dalle classiche tegole in terracotta.

Non manca, ovviamente, il pozzo della comunità…

…tutta racchiusa da un muro di cinta dentro cui si è protetta per chissà quanto tempo. Tutto intorno è silenzio, e si odono solo i suoni della campagna. Castrignano nuova è vicina, ma assieme lontana!

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