Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website La chiesa rupestre di Cristo alle Grotte di Mottola

La chiesa rupestre di Cristo alle Grotte di Mottola

In territorio di Mottola, molto antica è la chiesa rupestre di Cristo alle Grotte, sita nella gravina di San Biagio. Dissacrata e abbandonata nel corso degli anni, divenendo rifugio di viandanti e pastori, è stata nuovamente consacrata e riaperta al culto nel 1968 (da verificare) (1).

La chiesa è ubicata nella prima ansa della Gravina di San Biagio, che nel suo corso terminale è denominata Gravina di Palagianello. (2)

A lato della gravina si insedia la Masseria.

Sul costone roccioso che porta alla chiesa sono scavate delle tombe probabilmente medioevali.

Nel gradone roccioso naturale è stato scavato un riquadro, ottenendo una parete perfettamente verticale, nella quale venne ricavato un portale monumentale con un arcone… ; l’arcone in origine era impreziosito da un dipinto come si evince dalle tracce di una larga cornice rossa. (2)

Planimetricamente la chiesa presenta una pianta a due navate, entrambe con rispettive absidi e altari di tipo latino, e con due pilastri cruciformi che dividono lo spazio in sei campate, collegate da archi a tutto sesto e da un arco policentrico. (1) (Fonte disegno: http://iccdold.beniculturali.it/medioevopugliese/index.php?it%2F82%2Fcatalogo-iccd%2F450%2Fmottola-chiesa-di-cristo-alle-zolle-o-di-cristo-delle-grotte )

Gli indizi di archi differenti, nonché la loro posizione tra aula e presbiterio, documentano l’esistenza di un templon, evidentemente demolito in seguito al variare delle cerimonie e dei riti liturgici.

La ricostruzione grafica (di F. Dell’Aquila) del templon in Cristo alle Grotte permette di ricollegare questa struttura a una simile, tuttora presente nella chiesa di S.Margherita a Mottola, in quanto speculari tra loro. (2)
Interessanti, lungo le imposte degli archi, sono i resti di acquasantiera e piccole nicchie per lucerne; altrettanto, lungo i muri, i resti di nicchie e subsellia, sedili in pietra. (1)
La chiesa rupestre di Cristo alle Grotte in origine era aniconica, ossia alle pareti non erano proposte immagini di santi e/o scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, ma solo croci, tipiche della cultura mediobizantina (843 – 1204), nello specifico databili alla prima metà dell’ XI secolo. (2) In questa chiesa ne sono presenti 10 di varia dimensione e stile e di datazione varia.
La decorazione pittorica di Cristo alle Grotte è caratterizzata dalla presenza di pochi affreschi superstiti ma di pregevole fattura. San Nicola, affresco del XIII secolo.
Nel catino absidale della navata destra è rappresentato un Cristo Pantocratore ( della fine XIII secolo, realizzato in palinsesto su dipinti aniconici precedenti risalenti all’XI sec., ndr. ) caratterizzato da un mezzo busto benedicente alla latina, ossia con pollice, indice e medio tesi, e le altre due dita piegate verso l’interno. (1)

Le vesti, molto suggestive, consistono in una tunica rossa e un manto blu con drappi dorati, sui quali sono ancora ben visibili scritte incise in varie lingue e in diverse epoche. Ad esaltare figura e colori del Cristo è la croce fiorita in ocra, blu e giallo presente sotto il suo volto, nonché i motivi e le tonalità del catino absidale, bordato da una doppia ghiera, con quella esterna rosso intenso, e quella interna decorata con elementi geometrici verdi e rossi. (1)

GIANLUIGI VEZOLI
FONTI : (1) Serafini, Di Giorgio, La rete di chiese rupestri nel territorio delle gravine di Mottola (TA). Recupero e valorizzazione, in: https://in_bo.unibo.it/article/viewFile/6461/6952
e da (2) Caragnano. Dell’Aquila, Tracce di un templom in agro di Mottola nella chiesa rupestre di Cristo alle Grotte, in: https://www.archeofriuli.it/…/tracce%20di%20un%20templon.pdf
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Chiesa rupestre di Cristo alle Grotte a Mottola

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