La chiesa di Santa Maria Maggiore a Siponto (Manfredonia) può essere considerata, per le sue singolari forme architettoniche, uno dei monumenti più significativi del Romanico Pugliese. La costruzione viene iniziata verso la fine dell’XI secolo, e subisce interventi di restauro già nei decenni immediatamente successivi. Si dispone su due livelli: una chiesa superiore, ed una cripta
accessibile solo dall’esterno.
La facciata rivolta verso Occidente reca al centro un portale con protiro dove due leone sostengono le colonne con capitelli e mensole su cui poggia l’arco finemente intagliato.
Ai lati, sostenute da colonne, sono due coppie di arcate cieche campite in alto da losanghe a cornici digradanti e in basso sempre da losanghe riccamente ornate con motivi di gusto orientale.
Anche la parete sud è decorata da coppie di arcate cieche che delimitano al centro l’abside semicircolare con tre arcate su pilastrini.
nella parte posteriore ad est l’abside ha sempre le arcate cieche e monofore.
Una cappella semicircolare fu affiancata successivamente.
La facciata nord fu rifatta nel Cinquecento, dopo che era stata distrutta da eventi bellici.
Nell’interno, a pianta quadrata, quattro pilastri al centro, sormontati da quattro colonne con capitelli anch’essi di reimpiego reggono arcate su cui si imposta la volta a crociera.
Si pensa che nel 1117 sia avvenuto il passaggio di consegne tra la nuova chiesa (questa) e la vecchia basilica paleocristiana (già basilica pagana), ridotta oggi a soli ruderi di interesse archeologico. La chiesa superiore sorgeva su quella inferiore, databile all’alto medioevo, costruita con i ruderi della vecchia caduta dopo un terremoto. Per secoli è stata custodita l’icona di Maria Santissima di Siponto, databile all’VIII secolo e custodita attualmente nella cattedrale di Manfredonia per questioni di sicurezza; come anche la statua lignea detta la Sipontina o Madonna dagli occhi sbarrati del VI secolo, in legno policromo di carrubo d’origine bizantina, che fu la prima Madonna che si venerò a Siponto.
Fotografie di Gianluigi Vezoli
Notizie provenienti dalla cartellonistica informativa del posto
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