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San Bernardino Realino e la sua chiesa a Lecce

Confesso che, pur essendo leccese, non conoscevo la figura di San Bernardino Realino fino a qualche anno fa. Fu un gesuita (Carpi, 1-12-1530 – Lecce, 2-7-1616), giunse a Napoli dopo i trent’anni, e lì maturò la vocazione di entrare nella Compagnia di Gesù, arrivando poi a Lecce, dove svolse il suo magistero che lo rese un faro per gli abitanti di questa città.

Poi incontr...

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L’Odegitria di Galatone

Galatone, interessante borgo medievale ricco di storia, conserva un’importante traccia del suo culto per la Madonna Odegitria, “colei che indica la via”, ossia il suo Bambino Gesù: un’antica chiesa, datata attorno al 1100, dedicata a Lei, e che un tempo era completamente affrescata, e nonostante l’abbandono di secoli conserva ancora oggi uno stupendo apparato iconografico.

La parte più interessante del...

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Casaranello, splendore di mosaici e affreschi

Definita dall’archeologo Arthur Haseloff, “il monumento più antico ed importante dell’epoca cristiana primitiva nel Sud-Est dell’Italia Meridionale”, Santa Maria della Croce, più nota come la chiesa di Casaranello, ha in effetti delle peculiarità che la rendono un tempio assai importante nel panorama della Storia dell’Arte. Posta in periferia rispetto all’abitato di Casarano, sud Salento, è famosa sopratutto per i suoi mosaici del V secolo d.C.

Siamo davan...

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La Torre del Parco a Lecce

Torre del Parco, splendido monumento della Lecce ancora meno esaltata per come meriterebbe, è la suggestiva fortezza-dimora, lo scrigno che andremo a scoprire in questo viaggio. L’antica Turris Prati Magni, costruita nel 1419 da Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, figlio di Raimondello e della regina di Napoli Maria D’Enghien. Un luogo che con grandi meriti è stato salvato dall’incuria e restituito dai privati a nuova vita.

La torre è incast...

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L’imago pietatis nel Salento

Una delle immagini più emblematiche con cui si raffigura Gesù nella storia dell’arte è la cosiddetta imago pietatis, che Lo riprende morto, in posizione eretta, solo nella parte superiore del corpo, con gli occhi chiusi e le mani incrociate sul ventre. Le somiglianze di questa particolare posizione con quella dell’uomo della Sindone ha portato qualche studioso a supporre che questa iconografia sia direttamente ispirata da essa, il che ne rafforzerebbe l’identificazione col Mandylion

(dal greco “μανδύ...

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