Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Le torri fra Presicce e Gemini

Le torri fra Presicce e Gemini

Seguendo le tracce lasciate dalla lotta di resistenza contro i turchi lungo il territorio salentino, ed in particolare quelle più vistose, ossia le torri, siamo giunti sulle serre di Presicce e Ugento. Siamo abituati a vederle svettare sulla costa, svolgendo compiti di avvistamento per tutto il territorio circostante, ma anche l’entroterra è disseminato di queste importanti vedette. Molto spesso sono nascoste, lontano dalle vie più trafficate.

Ma questo non ci impedirà di dare un’occhiata più approfondita in questo angolo di Salento, tutto da scoprire! Presicce custodisce alcuni importanti tesori d’arte cinquecenteschi, che grazie al parroco Don Francesco Cazzato ed al restauratore Andrea Erroi, che li hanno riportati all’antico splendore, ci riportano al clima di quegli anni: al culto per la Vergine di Costantinopoli, il terribile ricordo della caduta di quella città millenaria sotto i cannoni turchi, e le sanguinose immagini che vediamo riprodotte…

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Sopra vediamo la tela custodita all’interno della chiesa madre, che risale al 1593, di cui sotto vediamo il particolare di uno sbarco, l’esercito invasore, le navi alla fonda…

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E sotto siamo invece all’interno del convento di Santa Maria degli Angeli, osservando un’altra immagine emblematica…

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In entrambi i soggetti, possiamo notare quegli insediamenti masserizi, con la torre al centro, che vediamo ancora oggi nelle nostre campagne…

torri del salento, masseria del feudo

Lungo la strada che da Presicce porta al mare svetta qualcuna di queste torri. Qui siamo a Masseria Del Feudo, sovrastata da una massiccia torre a due piani, alta quasi 10 metri…

torri del salento, masseria del feudo

Nonostante le erbacce si notano ancora alcuni viali pavimentati, sullo sfondo un piccolo apiario… ma ad un certo punto, deviando sulla destra in direzione di Gemini, troviamo quello che personalmente mi sembra l’insediamento più interessante…

torri del salento, masseria tunna

Masseria Tunna. Siamo nell’antico feudo di Pompignano, dove un paio di strutture circolari di difesa, una datata 1553, hanno costituito il successivo insediamento agricolo.

torri del salento, masseria tunna

Nonostante l’abbandono e il degrado, la struttura conserva ancora un fascino imponente…

torri del salento, masseria tunna

Sopra, si notano le due principali strutture di difesa, la torre più alta, e quella alla sua destra, più bassa…

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Suggestiva anche l’aia, sullo sfondo il dolce panorama della serra ondulata…

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La Masseria aveva diversi ambienti di servizio, stalle e fienili in abbondanza…

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torri del salento, masseria tunna

La torre centrale è ancora in piedi, nonostante le grandi ferite…

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Dal suo interno, con una scala a pioli si accedeva all’ambiente soprastante. Una scala che in caso di necessità veniva tirata sopra, isolando completamente gli eventuali assediati.

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Veduta dell’aia dall’alto…

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Quasi tutte le stanze avevano un grande camino…

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Dalla Masseria partiva una grande strada carraia, direzione Ugento…

torri del salento, torre mammalie

Non molto distante è la cosiddetta Torre Mammalie, legata ad un fatto leggendario. Durante l’ennesimo assalto turco, il principe di Trebisonda era rimasto affascinato da una donna che sulla Torre “Mammalie” che sovrastava l’omonima masseria, incitava alla difesa. Era una donna così bella che il turco ordinò ai suoi di desistere dall’impresa. Non essendo riuscito a dimenticarsi di quella visione, una notte tornò con l’intento di rapire quella donna. Ma, mentre si avvicinava fu colpito da una freccia dai contadini che si erano accorti dell’intruso. Fu catturato e condannato a morte. Ma accadde che quella donna, alla vista del principe orientale se ne innamorò, e gli estrasse la freccia, salvandolo. I presenti si placarono, ma subito alzò la voce un pretendente  della ragazza che ricordò tutte le atrocità che stavano combinando nei dintorni quegli uomini. Quindi, infiammati gli animi, tutti si prepararono ad uccidere il principe di Trebisonda, ma la giovane salì sulla Torre e si lanciò gridando ”Nessuno mi avrà”. Si racconta che fino ai primi anni del Novecento nel punto esatto dove si era schiantata al suolo la ragazza c’era una croce. Giorni dopo Pascià Lustembai, con il pretesto di vendicare il principe di Trebisonda, ordinò al suo luogotenente Barbarossa Bassà di attaccare e distruggere Ugento. Era il 4 agosto del 1537.

torri del salento, torre mammalie

Da Gemini, salendo le ultime propaggini della serra che conduce verso il mare…

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…lungo una curva della strada provinciale ci sono delle edicole votive…

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…e prendendo questa stradina, si giunge ad un’altra torre, ancora più nascosta…

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Dietro i bassi caseggiati di Masseria Torre Vecchia, si cela un’antica costruzione cilindrica, ormai diruta…

torri del salento, masseria torre vecchia

Siamo sul punto più alto di questa zona… la rete di sorveglianza dell’area era così chiusa. Ma purtroppo, è giunta alla fine anche questa giornata! Domani, un altro giorno in più, sulle pietre di queste indomabili torri!…

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