Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website L’abbazia di S. Salvatore a Sannicola

L’abbazia di S. Salvatore a Sannicola

Terra d’Otranto. Nel cuore del Medioevo l’antica sapienza bizantina, che aveva un fiorente avamposto nel lembo più orientale della penisola italica, cominciava a miscelarsi con l’espansione della chiesa latina, e trovava nell’abbazia di San Salvatore, come già a Casole (Otranto) e nella vicina San Mauro (odierno territorio di Sannicola, a due passi da Gallipoli) il ponte verso il nuovo ordine.

Si tratta di un’antica costruzione, di grande valore storico, oggi purtroppo a rischio crollo definitivo, incredibilmente abbandonata da qualsiasi tipo di amministrazione.

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Fondata, si presuppone, poco tempo dopo di quella di San Mauro, l’abbazia di San Salvatore fu inglobata nei secoli da una struttura masserizia, anch’essa poi inghiottita dai rovi e l’incuria.

abbazia di san Salvatore a Sannicola

Tutto intorno infatti le piante infestanti la fanno da padrone…

abbazia di san Salvatore a Sannicola

…alle spalle si può ancora ammirare la piccola e graziosa abside…

abbazia di san Salvatore a Sannicola

…mentre all’interno vi si accede da un ambiente della masseria.

abbazia di san Salvatore a Sannicola

Dentro… non si può non restare incantati… nonostante l’abbandono…

abbazia di san Salvatore a Sannicola

Gli affreschi sembrano guardarti negli occhi…

abbazia di san Salvatore a Sannicola

abbazia di san Salvatore a Sannicola

Le tracce storiche più antiche ci riportano al 1310. Gli affreschi risalgono, secondo alcuni studi, ai primi del 1300, ma di questo non c’è certezza.

abbazia di san Salvatore a Sannicola

Visione dell’abside, questa volta dall’interno…

abbazia di san Salvatore a Sannicola

Molto suggestivi i cartigli raffigurati, che riportano iscrizioni in greco…

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Si riconoscono quattro vescovi, con i cartigli: San Gregorio, San Basilio, San Giovanni Crisostomo e, forse, un San Gregorio di Nissa…

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…oltre ad una Deéisis… mentre sull’arcata absidale si intravede la Trasfigurazione di Gesù.

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Tutto intorno al monumento, tracce storiche di interesse, come cisterne scavate nel banco roccioso… o alcuni tratti della grande strada carraia che passava da qui, e che senz’altro arrivava poi alla vicina Gallipoli, magari allacciandosi al tratto viario della storica Via Sallentina, che correva lungo la costa ionica del Salento.

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Lo stato del monumento è ormai pericolante, e questa testimonianza vuole essere un ulteriore grido di dolore, oltre quello lanciato negli ultimi anni da privati cittadini e Associazioni culturali, volto a sensibilizzare l’intervento delle Autorità preposte alla tutela di un simile bene storico-archeologico. Per la sua salvezza, e la ricchezza da tramandare a tutti i figli a venire di questa terra.

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