Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Il Cisternale di Vitigliano

Il Cisternale di Vitigliano

Mistero, tempi ancestrali, riti pagani e quant’altro ancora. Per chi volesse intraprendere un viaggio nel Salento, lontano dai tradizionali itinerari turistici, questa terra custodisce mondi remoti fra i suoi borghi, scoperte ancora da scoprire, studi ancora da completare. Basterebbe prendere in mano il libro più famoso di Cosimo De Giorgi, inclassificabile “mente” fra le menti più eccelse dell’Ottocento salentino: La provincia di Lecce, Bozzetti (si trova ancora una pregevole edizione di Congedo). Ed il viaggio è davanti. Ne facciamo un “bozzetto” in questa sede, partendo dall’antica città messapica di Vaste…

VASTE

A poco più di un chilometro dai resti di questa grande rocca fortificata, di rilevante importanza per via della sua posizione geografica, in direzione del mare, ai piedi di una collinetta, si nasconde questa gigantesca costruzione megalitica, così imponente da toglier il fiato…

cisternale

Qui a Vitigliano (frazione di Santa Cesarea Terme) lo chiamano Cisternale, ossia un luogo dove raccogliere e conservare le acque. Ma già ai suoi tempi, Cosimo De Giorgi espresse dei dubbi nel suo libro…

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Il Cisternale di Vitigliano

“…molto probabilmente a questo scopo sarà servito in questi ultimi secoli. Ma l’indole e la forma della costruzione lasciano qualche dubbio sulla prima destinazione di esso. Fu veramente in origine una conserva di acque o piuttosto un’antica tomba magnatizia?…

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Il Cisternale di Vitigliano

E’ scavato tutto nel calcare sabbioso molto duro e conchiglifero sul quale riposa Vitigliano. La forma del taglio è perfettamente rettangolare. E’ coperto da intavolature lapidee. Misura 12, 45 metri di lunghezza per 3,18 di larghezza. La profondità è difficile a misurarsi perché il fondo è ricolmo di pietre, ma là dove si conserva l’intonaco del pavimento è di 4,54 metri…

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Il Cisternale di Vitigliano

Comparando questa costruzione con quelle già note nella nostra provincia, mi sembra che possa riferirsi a quei monumenti primitivi nei quali alla solidità era sacrificata l’eleganza e con la massima semplicità si raggiungeva lo scopo di una lunga durata. Mi riporta alla mente la Centopietre di Patù…

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La differenza è in ciò, che li si scorge una costruzione sulla superficie del suolo, qua è tutta scavata nella roccia: là pareti formate da grosse pietre squadrate perfettamente e addossate le une sulle altre in corsi regolari e senza cemento, qui le pareti stesse sono del calcare sabbioso tagliato ad arte. Là due pilastri nel mezzo, che reggono un’architrave di pietra, il quale a sua volta sostiene la copertura, qui la stessa costruzione e col medesimo scopo…”

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Il Cisternale di Vitigliano

Non sappiamo se il grande studioso ci avesse azzeccato in pieno, lui sosteneva addirittura che la costruzione risalisse a tempi molto più lontani dei Messapi. Ma gli archeologi moderni, sulla base dei reperti che via via si stanno recuperando nel circondario, classificano il Cisternale come un’opera d’età romana. In effetti, i romani erano dei grandi ingegneri, specializzati in grandi opere per lo sfruttamento delle risorse idriche…

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monte san basilio siracusa

Sopra vediamo una struttura molto simile. Siamo a Siracusa, Monte San Basilio. Anche in questo caso non c’è certezza alcuna circa l’utilizzo di questo monumento, che alcuni fanno risalire all’epoca greca della città. La maggior parte degli studiosi lo associa ad una grande cisterna. Tornando nel Salento, a Uggiano Montefusco (frazione di Manduria), c’è un’altra struttura simile e inclassificabile. Si trova in un bosco di olivi, a sud della città. Coperta sempre con questi grandi lastroni monolitici…

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All’interno sembra non esserci traccia di affreschi, ma lo spesso strato di muschio pare confondere le idee. Andrebbe perlomeno indagata. In città sembra che non la conosca nessuno. Su una parete interna reca alcune croci incise. Forse era solo un semplice riparo per pellegrini. Chissà. Certo i contadini sono abituati da secoli a costruirsi le loro pajare, una struttura come questa appare senza senso… Spazio allora all’immaginazione più sfrenata!

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Ma il Salento si presta bene non solo ad una passeggiata off road, ma a chiunque gli si accosti intimamente in silenzio, a braccetto con la fantasia. Anche solo per una passeggiata! 

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7 comments to Il Cisternale di Vitigliano

  • gualtiero guastamacchia  says:

    complimenti, gran lavoro. spero di calpestare ancora e presto la terra salentina. manco da un pò

    • salentoacolory  says:

      grazie Gualtiero!

  • Anonimo  says:

    Grazie, grazie, grazie! Lavoro meraviglioso!

    • salentoacolory  says:

      grazie a te, per la tua sensibilità!

  • maria elvira consoli  says:

    Meraviglioso: da perdersi tra le fiabe dell’ingegno umano.
    Bravi

    • salentoacolory  says:

      Grazie Maria Elvira, un abbraccio!

  • Pasquale  says:

    Bellissimo sito!!!!

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