Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator website Francavilla Fontana fra arte e Misteri

Francavilla Fontana fra arte e Misteri

Francavilla Fontana, splendida città d’arte, custodisce un cuore che avvampa di autentica fede cristiana, e le due caratteristiche si fondono a meraviglia, cavalcando una Storia vecchia di secoli, che ha dato vita ad una città da visitare, da vedere e rivedere! In questo viaggio faremo una cavalcata fra tutto questo!

Le origini di Francavilla hanno origine in una suggestiva leggenda. Filippo d’Angiò, principe di Taranto durante il 1300, in visita in queste terre terre, durante una battuta di caccia vide una cerva inginocchiata in posizione adorante. Non badandoci, le scagliò una freccia ed esterrefatto la vide tornare indietro, come se fosse stata respinta da una forza invisibile.

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La chiesa matrice, Basilica Pontificia Minore del Santissimo Rosario, una delle cupole più grandi in assoluto.

Andò a vedere da vicino, e scoprì un’icona che raffigurava la Madonna, sulla quale si era inginocchiata la cerva, per prima. Lo fece anche lui. Poi, diede ordine che in quel punto si costruisse una chiesa. Così nacque Francavilla Fontana.

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Questa storia è raffigurata in una grande tela custodita all’interno della chiesa matrice, all’interno di una cappella che conserva anche l’icona ritrovata (foto sotto).

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Passeggiando nel centro storico facciamo una rassegna dei tanti beni culturali. Come il Balcone Argentina, dichiarato Monumento Nazionale nel 1913, adornato da mensoloni scolpiti in carparo durante il 1400.

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6 chiesa del carmine francavilla fontana

La Chiesa del Carmine, costruita ai primi del 1500…

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…al suo interno custodisce preziose tele settecentesche.

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9 chiesa dello Sipirito Santo a francavilla fontana

La Chiesa dello Spirito Santo, anche questa cinquecentesca, fu purtroppo rimaneggiata dal tremendo terremoto del 1743.

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13 chiesa di san sebastiano francavilla fontana

Ed ora siamo nella chiesa di San Sebastiano, risalente alla fine del 1600, ospitava il Real Collegio Ferdinandeo.

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Particolarmente degni di nota gli altari dedicati a San Gaetano da Thiene e a Sant’Elzeario, tipicamente barocchi.

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La chiesa di Santa Chiara risaliva al 1600 ma fu abbattuta e ricostruita nel 1800, oggi ospita la Confraternita della Morte e nella sua sacrestia si conservano le statue (che vedremo più avanti) portate in processione durante la Processione dei Misteri, realizzate in cartapesta policroma e risalenti ai secoli XVIII e XIX.

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Pregevolissimo il pavimento in maiolica risalente al 1840.

18 chiesa di santo alfonso a francavilla fontana

La Chiesa dei Padri Liguorini, intitolata a Sant’Alfonso Maria dè Liguori, fu voluta da Filippo d’Angiò per i frati francescani già nel 1322…

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…l’interno è uno splendore che cattura gli occhi!

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22 chiesa dei francescani francavilla fontana

I frati francescani hanno anche un’altra chiesa, con annesso convento situato fuori le mura. Particolarmente bella è l’icona che si custodisce sull’altare maggiore.

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La Mandorla riccia, o il Riccio di Francavilla Fontana è un dolce prodotto esclusivamente in questo territorio, riconosciuto “Prodotto Agroalimentare Tradizionale Pugliese dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è una caratteristica tipica della città. Nel suo centro storico si trova ancora una bottega che lo lavora artigianalmente, come si usava una volta. Molto semplice, è una mandorla dura, rivestita in modo sapiente di zucchero con una forma riccia che la rende inconfondibile. Nel 1912 meritò la Medaglia d’oro alla Fiera dei Sapori di Parigi!

24 il riccio di francavilla fontana

25 palazzo carissimo francavilla fontana

Il centro storico è zeppo di imponenti palazzi nobiliari, fra cui svetta Palazzo Carissimo.

26 palazzo imperiali francavilla fontana

Il più importante è Palazzo Imperiali, dal nome della Famiglia che governò la città per 200 anni. Fu inizialmente una fortezza, voluta da Giovanni Antonio Orsini Del Balzo nel 1450, ma poi col passare del tempo il suo aspetto si ingentilì, per volere dei suoi nuovi abitanti.

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Oggi si può visitare, anche con apposite guide turistiche.

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Il grande salone posto al piano superiore vanta una copertura voltata a botte interamente affrescata…

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…suggestivo anche il decoratissimo camino e una grande tela qui conservata.

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Un giro attorno a queste mura rendono l’idea della sua imponenza e magnificenza…

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Le seicentesche porte d’accesso alla città.

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Ma una passeggiata in città nel pomeriggio del Venerdì Santo non può escludere la tentazione di viverne le suggestioni…

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…riusciamo ad intrufolarci nella chiesa di Santa Chiara, dove fervono i preparativi. Le statue della Processione sono preparate meticolosamente per l’evento…

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…il loro realismo è veramente sorprendente…

41 crociferi francavilla fontana

…fuori, vengono preparate le grandi croci, pesantissime, che verranno trasportate a spalla dai pellegrini penitenti…

42 pappamusci francavilla fontana

I “Pappamusci”, un termine che non è ancora ben chiaro da dove derivi, sono i pellegrini incappucciati, che camminano scalzi per la città, di chiesa in chiesa, nel Giovedi Santo. La loro identità è segreta, la Confraternita soltanto è al corrente del nome del penitente che chiede di incappucciarsi, ma il registro con tutti questi nomi viene poi distrutto qualche tempo dopo. La loro identità è assolutamente protetta.

43 processione dei Misteri francavilla fontana

Verso le 19.30 inizia la processione. E’ una tradizione che risale al 1500, il periodo durante il quale l’Italia meridionale era sotto il dominio spagnolo. Infatti, questa usanza ha molto in comune con le processioni che ancora oggi si svolgono in Spagna, a Siviglia e Cordova.

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La gente trattiene il fiato in un intenso silenzio, mentre ad una ad una le statue escono dalla chiesa…

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La statua della “Cascata” nella processione del 2014 sfuggì di mano ai suoi portatori  e fra gli urli della gente cadde per terra. I fedeli lo considerarono un gran brutto presagio. Per quasi un anno un certosino lavoro di restauro l’ha rimessa a nuovo, così quest’anno è tornata fra la gente.

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La piazza antistante la chiesa è completamente piena, ma tutta la città aspetta il corteo fra le vie del centro, in un silenzio rotto soltanto dalla triste banda musicale.

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Chiude la processione la Madonna Addolorata, col suo Cuore trafitto…

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Al corteo seguono decine e decine di “Crociferi”, i pellegrini scalzi che trascinano una pesante croce, anche di 80 kg, per tutta la città, con uno sforzo visibile, ma cercato, voluto… una forma di espiazione dei propri peccati personali, un intimo desiderio di avvicinarsi al calvario di Gesù…

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Un’esperienza toccante, che ricorda a chiunque, anche ai non credenti, che aldilà che si creda all’identità del Figlio di Dio, tutte le sofferenze da Lui patite furono reali, Egli se le caricò addosso, ed ognuno di noi non può far finta che non sia mai accaduto. Quale uomo mai ha accettato da innocente una simile tortura, una tale atroce morte e lasciato in eredità simili parole d’amore: “Amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi”? Se anche si pensi non fosse stato Dio, certo fu il migliore uomo mai esistito, e la strada da lui tracciata la miglior vita possibile per un essere umano fra gli esseri umani.

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